Mahatma Gandhi (William L. Shirer) Introduzione parte I ( s2 Thay 2)

Mar 25, 2013, 10:59 PM

"Parlando di Gandhi, Einstein scrisse un giorno le parole che stanno all'inizio di questo libro: "Le generazioni future faticheranno probabilmente a credere che un uomo simile si sia mai realmente aggirato in carne e ossa su questa terra". Io, quest'uomo lo vidi, in carne e ossa, una figura di santo, simile a un Cristo sulla terra. nel momento in cui aveva dato vita al grande movimento di disubbidienza civile che cominciò a minare la ferrea presa inglese sull'India e che , alla fine, liberò il Paese dopo due secoli e mezzo di dominio britannico. Fu una delle più grandi imprese della storia e per Gandhi un trionfo personale come il nostro mondo raramente ha visto. Ma per quest'uomo così unico, così diverso da qualsiasi altro grande del nostro tempo, e forse di tutti i tempi, ci furono, in senso più profondo, trionfi anche maggiori. Egli liberò l'India dal giogo straniero, ma liberò anche il mondo intero da alcuni dei suoi più radicati pregiudizi e delle sue più sciocche follie. Fu uno dei grandi maestri della storia, non soltanto per l'esempio che offrì con la sua stessa esistenza, ma per quello che predicò e praticò. In questo senso, come disse il visconte Louis Mountbatten, ultimo viceré britannico dell'India, quando subì il suo martirio, Gandhi fu simile a Buddha e a Cristo. In un mondo duro e cinico, materialista e violento, egli predicò e dimostrò che amore, verità e non violenza, idee e ideali potevano costituire una forza enorme, a volte maggiore di quella delle bombe e delle baionette, per conquistare un po' di giustizia, di onestà, di pace e di libertà per le immense folle di uomini e donne che soffrono e trascinano oppresse la loro esistenza su questo inospitale pianeta."